Il punto di vista delle aziende


La sostenibilità al centro dell’attenzione della filiera


Gli stakeholder di Amadori concordano con l’azienda sull’importanza del ruolo della sostenibilità nei rispettivi settori di attività. È quanto si evince da un’analisi condotta su un cluster significativo di stakeholder del Gruppo dall’Istituto Ixé, in collaborazione con Homina . Secondo la ricerca, tutte le aziende coinvolte dispongono di un Piano Strategico di sostenibilità e dichiarano il presidio attivo di tutti gli aspetti analizzati, dalla sicurezza sul lavoro alla lotta alla corruzione, dal supporto delle comunità locali al rispetto delle diversità, fino alla protezione dell’ambiente.

Viene  complessivamente riconosciuto l’impegno del Gruppo su questo fronte, anche per iniziative realizzate in passato, già prima della pubblicazione del report, come campagne contro gli Ogm e l’utilizzo di antibiotici.

Il Gruppo Amadori ha deciso di concentrare i propri sforzi nel campo della sostenibilità principalmente sui seguenti tre Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals) definiti dalle Nazioni Unite: l’SDG 2 (Lotta alla fame, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile), l’SDG 8 (Crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile) e l’SDG 13 (Lotta ai cambiamenti climatici). Questi obiettivi sono stati giudicati prioritari da tutti gli stakeholder consultati. Alcuni, inoltre, suggeriscono di includere anche altri obiettivi, in particolare l’SDG12 (Consumo e produzione responsabile) e l’SDG7 (Energia pulita e accessibile).

L’approccio di Amadori per quanto riguarda la sostenibilità viene apprezzato dagli stakeholder, in particolare per la sua concretezza, trasparenza e responsabilità. I suggerimenti per potenziare l’operato in questo ambito sono vari e riguardano, tra le altre cose, la certificazione del bilancio, la collaborazione con gli altri partner della filiera, l’identificazione di KPI misurabili, oltre all’estensione degli obiettivi.