Salute e sicurezza


Proteggere le nostre persone, in tutta la filiera


La sicurezza e la salute dei lavoratori sono in cima alle priorità di Amadori. L’approccio al miglioramento continuo del sistema di gestione è applicato a diversi livelli: strutturale, organizzativo, sanitario, e formativo. 

Le società del Gruppo sono costantemente impegnate nel garantire un ambiente e condizioni di lavoro sicure, con particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni e alla salute del personale. A dimostrazione di ciò, le ore dedicate a tematiche di salute e sicurezza hanno rappresentato anche nel 2021 quasi il 70% di tutte le ore di formazione totali, dedicate a tutte le categorie di lavoratori presenti nel Gruppo. In particolar modo, sono aumentate del 38% rispetto al 2020 quelle dedicate agli operai, grazie alla possibilità di tornare a realizzare corsi in presenza e all’utilizzo, ove possibile, della formazione a distanza.

La politica aziendale integrata lavora per migliorare l’organizzazione, eliminare le fonti di pericolo, ridurre i rischi e le malattie professionali, garantire formazione e addestramento di tutto il personale, promuovendo una cultura della prevenzione. Il monitoraggio costante permette di valutare il grado di raggiungimento di tali scopi, nonché il riesame periodico dei risultati.

Per gestire al meglio gli aspetti legati alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tutti gli stabilimenti di trasformazione alimentare del Gruppo hanno implementato, su base volontaria, sistemi di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori, in conformità alla normativa ISO 45001. Per lo stabilimento di Santa Sofia la certificazione è prevista entro il primo semestre del 2023, mentre gli altri stabilimenti sono già certificati.

Evitare gli infortuni e le malattie professionali

Per identificare i pericoli e quantificare i rischi connessi alle attività svolte negli stabilimenti del Gruppo, ogni infortunio viene accuratamente analizzato, allo scopo di individuarne la causa e adottare tempestivamente le necessarie misure correttive, affinché l’evento non possa ripetersi. Vengono svolte attività sistematiche di analisi anche dei near miss (mancati infortuni).

Nel 2021 si è registrata una ripresa del numero di infortuni rispetto al 2020, che aveva rappresentato un minimo storico, dovuto a un aumento del personale nei tre principali stabilimenti di trasformazione alimentare.

Il tasso di infortuni totali registrabili, relativi alla trasformazione alimentare e ai mangimifici, è aumentato del 34% rispetto al 2020, ma è di poco inferiore rispetto al 2019 e comunque tendenzialmente in calo rispetto agli anni precedenti la crisi da Covid-19.

Infortuni negli stabilimenti di trasformazione e nei mangimifici, 2020-2021
Infortuni in allevamento e negli incubatoi, 2020-2021

Per evitare l’insorgere di diverse tipologie di malattie professionali, il Gruppo ha investito sull’automazione e meccanizzazione di compiti particolarmente gravosi, sia negli stabilimenti che negli allevamenti, e su miglioramenti organizzativi quali pause finalizzate al miglioramento del recupero, rotazioni su compiti lavorativi differenziati e lavoro a giorni alterni.